Tematiche e attività di ricerca:
La attivita’ di ricerca e’ divisa in due settori principali: -lo studio di architetture di reti neurali innovative – le applicazioni delle reti neurali in particolare alla organizzazione delle informazioni, nei sistemi di supporto all’apprendimento e nei problemi della bioinformatica. Per quanto riguarda lo studio di nuove architetture di reti neurali la attivita’ e’ focalizzata prevalentemente alle reti autoorganizzanti e alle reti ad impulsi. Nelle reti autoorganizzanti si e’ cercato di modellare alcuni comportamenti presenti nel neurone biologico atti a modificare il meccanismo di appredimento della rete guadagnando in velocita’ e precisione. Le reti neurali ad impulsi sono la nuova frontiera delle reti neurali, in particolare si e’ concentrata la attenzione sulla macchina a stati liquidi. La macchina a stati liquidi e’ costituita da un circuito di neuroni ad impulsi (il liquido) che e’ caratterizzata da una complessa attivita’ e da una sezioni dedicata alla lettura ed interpretazione di questo stato. La attivita’ di ricerca e’ concentrata sulla realizzazione di sistemi capaci di rilevare la complessa attvita’ temporale del liquido, rivelando pattern di impulsi emessi da cluster o da catene di neuroni. Per quanto riguarda le applicazioni delle reti neurali si sono studiate applicazioni relative alla organizzazione di mappe di documenti usando le rti di Kohonen. Tali mappe hanno trovato applicazione nella realizzazione di un sistema di supporto allo studio della programmazione in linguaggio Java in cui constituiscono parte della interfaccia e realizzano lo strato di collegamento fra l’insieme dei materiali di apprendimento e la ontologia che e’ la base del sistema. Mappe autoroganizzanti sono state usate nel prototipo di sistema per la interpretazione del linguaggio dei segni. Il sistema usa le mappe per il riconoscimento del singolo segno sulla base della traiettoria delle mani e manda il suo output ad un sottosistema, basato su Cyc, che decodifica una frase usando una ontologia di senso comune. Le applicazioni bioinformatiche sono rivolte allo studio di sistemi per il clustering e la visualizzazione dei dati. Il problema affrontato e’ quello della classificazione di batteri sulla base delle informazioni genotipiche ricavate dalla somiglianza del gene 16s. Il confronto fra le varie sequenze porta alla realizzazione di una matrice di distanze mutue che e’ l’input di un algoritmo di mapping topografico. Il procedimento permette di ricavare una visualizzazione delle distanze relative fra i batteri senza usare una rappresentazione vettoriale, ma soltanto le distanze familiari e significative per i biologi.
La attivita’ di ricerca e’ divisa in due settori principali: -lo studio di architetture di reti neurali innovative – le applicazioni delle reti neurali in particolare alla organizzazione delle informazioni, nei sistemi di supporto all’apprendimento e nei problemi della bioinformatica. Per quanto riguarda lo studio di nuove architetture di reti neurali la attivita’ e’ focalizzata prevalentemente alle reti autoorganizzanti e alle reti ad impulsi. Nelle reti autoorganizzanti si e’ cercato di modellare alcuni comportamenti presenti nel neurone biologico atti a modificare il meccanismo di appredimento della rete guadagnando in velocita’ e precisione. Le reti neurali ad impulsi sono la nuova frontiera delle reti neurali, in particolare si e’ concentrata la attenzione sulla macchina a stati liquidi. La macchina a stati liquidi e’ costituita da un circuito di neuroni ad impulsi (il liquido) che e’ caratterizzata da una complessa attivita’ e da una sezioni dedicata alla lettura ed interpretazione di questo stato. La attivita’ di ricerca e’ concentrata sulla realizzazione di sistemi capaci di rilevare la complessa attvita’ temporale del liquido, rivelando pattern di impulsi emessi da cluster o da catene di neuroni. Per quanto riguarda le applicazioni delle reti neurali si sono studiate applicazioni relative alla organizzazione di mappe di documenti usando le rti di Kohonen. Tali mappe hanno trovato applicazione nella realizzazione di un sistema di supporto allo studio della programmazione in linguaggio Java in cui constituiscono parte della interfaccia e realizzano lo strato di collegamento fra l’insieme dei materiali di apprendimento e la ontologia che e’ la base del sistema. Mappe autoroganizzanti sono state usate nel prototipo di sistema per la interpretazione del linguaggio dei segni. Il sistema usa le mappe per il riconoscimento del singolo segno sulla base della traiettoria delle mani e manda il suo output ad un sottosistema, basato su Cyc, che decodifica una frase usando una ontologia di senso comune. Le applicazioni bioinformatiche sono rivolte allo studio di sistemi per il clustering e la visualizzazione dei dati. Il problema affrontato e’ quello della classificazione di batteri sulla base delle informazioni genotipiche ricavate dalla somiglianza del gene 16s. Il confronto fra le varie sequenze porta alla realizzazione di una matrice di distanze mutue che e’ l’input di un algoritmo di mapping topografico. Il procedimento permette di ricavare una visualizzazione delle distanze relative fra i batteri senza usare una rappresentazione vettoriale, ma soltanto le distanze familiari e significative per i biologi.