Sabato 29 settembre, presso la “Fondazione Il Melo Onlus – Luigi Figini” di Gallarate, si è svolta per la prima volta in Italia, la Convention sul tema della Realtà virtuale in soggetti con impairment cognitivo.
Grazie allo Scienziato Italo Americano, Professore Antonio Giordano della Sbarro Health Research Organization e con l’impegno progettuale e scientifico dell’ Icar Cnr, si possono attraversare nuovi percorsi di sperimentazione e Gallarate diventa Centro di Ricerca con il dottore Marco Predazzi, da anni impegnato con i malati affetti da Impairment cognitivo. Il progetto, di cui si è discusso durante la giornata, ha un obiettivo finale ambizioso e rivoluzionario: testare e sviluppare nuovi sistemi per la cura del morbo di Alzheimer basato sull’applicazione della Realtà Virtuale.
All’evento l’Icar ha portato due importanti contributi scientifici dal titolo: “La realtà virtuale per il training cognitivo” e “Sistema in live functioning”.
La sperimentazione della VR come opportunità per accompagnare protesicamente il percorso di malattia, sia in chiave di “training” nelle fasi iniziali che come “relaxing” nei contesti più avanzati e terminali, così come la progettazione del villaggio Alzheimer altro non è che l’aspirazione ad una protesicità integrale estesa all’intero arco della giornata, un’utopia che si fa progetto e struttura di vita reale, aprendo un orizzonte quanto più ampio di riflessioni teoriche e di possibili interpretazioni, applicazioni e realizzazioni che per la prima volta non rispondono a logiche di adattamento di strutture preesistenti nate su altri presupposti, ma ad un nuovo, originale, inedito percorso teorico e creativo coerente con le esigenze specifiche dei destinatari.